Cos’è una protesi mobile
La protesi mobile è una protesi, comunemente conosciuta come dentiera, che si caratterizza per essere completamente rimovibile a seconda di quelle che sono le proprie esigenze.
Può essere posizionata nella bocca del paziente solo dopo aver rimosso tutti i denti e dopo aver effettuato un trattamento ai tessuti gengivali propedeutico per la loro guarigione: si tratta di un’operazione che non è rapidissima e che può richiedere addirittura fino a sei mesi prima di essere ultimata.
La sua importanza, per l’uomo, è davvero notevole, visto che il numero ridotto di denti può esporlo a rischi che possono sfociare in difficoltà funzionali, di fonazione e di masticazione, senza dimenticare possibili conseguenze per la mandibola e per la postura. Esistono varie tipologie di protesi mobili:
- la protesi totale mobile è quella utilizzata nei casi di edentulia totale, che necessitano di rimodellare la struttura del palato e delle gengive del paziente;
- lo scheletrato con ganci rappresenta una protesi parziale sfruttata quando vi sono nella bocca del soggetto da curare dei denti stabili a cui potersi agganciare;
- la protesi in nylon è usata come rimedio parziale, soprattutto nei casi non gravi di edentulia, che precede l’utilizzo di una protesi definitiva;
- l’overdenture su impianti è una soluzione stabile, agganciata sugli impianti, a cui si può fare ricorso se l’arcata dentale del paziente si caratterizza per l’assenza dei denti.
Materiali e tecniche per la realizzazione di protesi mobili di qualità
La realizzazione della protesi mobile prevede l’utilizzo di diverse tipologie di materiali, per la costruzione della base e dei denti artificiali, tra cui è opportuno menzionare:
- la resina, che presenta un colore simile a quello dei denti naturali e che solitamente è utilizzata per realizzare i denti provvisori;
- la ceramica, che rappresenta la soluzione ideale per replicare la natura dei denti naturali, grazie anche ad alcune sue tipiche caratteristiche come compattezza, durezza, trasparenza e levigazione;
- i compositi, che esteticamente permettono di raggiungere risultati simili rispetto alla ceramica ma che invece causano un grado di usura maggiore.
Per quel che riguarda le tecniche di preparazione dell’impronta e del modello di lavoro, le metodologie seguite sono due:
- il metodo convenzionale è realizzato mediante l’utilizzo di un cucchiaio individuale bordato, che permette la rilevazione in silicone dell’impronta con la massima precisione;
- il metodo semplificato si caratterizza per la possibilità di usare un apposito cucchiaio preformato, tramite cui rilevare l’impronta in alginato.
Per quel che concerne, invece, il processo di costruzione e installazione della protesi mobile, ci sono diversi step da seguire prima di consegnarla al paziente:
- dopo aver preso l’impronta con dei materiali di precisione, l’odontotecnico provvede a svilupparla e a creare il vallo in cera;
- successivamente, tramite il vallo in cera, sono presi i rilevamenti facciali del paziente, tra cui altezza e linea del sorriso;
- è prevista, poi, una prova dei denti, attuata tramite la sostituzione dei valli con denti preformati;
- sono eseguiti dei test riguardo la fonetica, la stabilità e l’estetica della protesi;
- se il loro esito è positivo, la protesi mobile è pronta per essere consegnata al paziente.
Protocolli per garantire la qualità della protesi mobile
Una protesi mobile di qualità si caratterizza per il soddisfacimento di una serie di condizioni imprescindibili. Tra queste è necessario menzionare:
- la verifica del corretto bilanciamento dei denti e dell’occlusione, che permette di poter respirare e masticare il cibo in modo adeguato;
- il controllo della stabilità della protesi mobile, in quanto è importante che essa risulti aderente al tessuto gengivale per non creare alcun tipo di problematica;
- il monitoraggio del grado di usura che può coinvolgere non solo la base della protesi mobile ma anche i denti artificiali.
Inoltre, affinché la sua efficacia possa essere duratura nel tempo, è necessario attuare dei controlli periodici e di manutenzione preventiva.
In particolare, la dentiera va lavata ogni giorno, pulita dopo ogni pasto per eliminare eventuali residui di cibo e tenuta con cura e attenzione per evitare cadute accidentali che possano danneggiarla.
É consigliabile immergerle in acqua o in soluzioni detergenti, di notte e in tutte le occasioni in cui non sono utilizzate, perché questa è una corretta pratica per evitare che possano deformarsi o seccarsi.
Vantaggi di una protesi mobile di qualità
Il poter disporre di una protesi mobile di qualità può permettere al paziente di conseguire diversi vantaggi:
- è possibile migliorare la funzione masticatoria e, in termini di fonetica, la capacità di parlare;
- l’elevato grado qualitativo permette di realizzare una dentiera che risulti confortevole e adattabile alla bocca del paziente;
- sono ridotte le possibilità relative alla manifestazione di episodi relativi a possibili irritazioni e infezioni della mucosa presente nel cavo orale;
- sul lato estetico, anche l’occhio vuole la sua parte e il paziente risulta essere maggiormente soddisfatto dell’aspetto della protesi mobile.
Conclusioni
Quando hai bisogno di una protesi mobile, è molto importante prendere la decisione corretta in merito al professionista presso cui affidarsi: è fondamentale che questi sia qualificato e attrezzato, affinché possa costruire una dentiera in grado di soddisfare quelle che sono le tue esigenze.
E affinché possa avvenire è opportuno rispettare determinati standard qualitativi, che non tutti sono in grado di garantire. Non va poi dimenticato di curare e manutenere in modo regolare la propria protesi mobile: questo è un aspetto da non sottovalutare perché permette di utilizzare la protesi mobile in modo duraturo ed efficace nel tempo.